Le proteine ritardano l'invecchiamento

BARCELLONA (EFE). — L'aumento dei livelli della proteina Klotho potrebbe migliorare la qualità della vita durante l'invecchiamento e prolungarne l'aspettativa, secondo uno studio internazionale condotto dall'Istituto di Neuroscienze dell'Università Autonoma di Barcellona (INc-UAB) e pubblicato su "Molecular Therapy".
Il lavoro è stato guidato dal professor Miguel Chillón, ricercatore presso Icrea e INc-UAB, il quale ha osservato che "l'obiettivo era verificare se la forma secreta di Klotho (s-KL) potesse essere benefica per un invecchiamento sano". Per raggiungere questo obiettivo, la terapia genica è stata somministrata a giovani topi.
"La proteina Klotho ha un grande potenziale terapeutico per il trattamento delle malattie neurodegenerative", ha spiegato Chillón. Questa ricerca ha anche cercato di valutare l'effetto su un'ampia gamma di funzioni corporee legate all'invecchiamento.
I risultati hanno indicato che i topi trattati con s-KL vivevano dal 15 al 20 percento in più e mostravano miglioramenti nella salute muscolare, ossea e cognitiva.
"Sono stati osservati un miglioramento delle prestazioni fisiche, una maggiore rigenerazione muscolare e una minore fibrosi", ha osservato il team di ricerca.
A livello osseo, soprattutto nelle donne, la struttura interna delle ossa è stata preservata, il che "suggerisce una possibile protezione contro l'osteoporosi". A livello cerebrale, "il trattamento ha promosso la neurogenesi e aumentato l'attività immunitaria nell'ippocampo".
Il trattamento consisteva nell'introdurre copie del gene che codifica la proteina Klotho utilizzando vettori virali. "Questi vettori consentono alle cellule di iniziare a produrre s-KL in modo autonomo", hanno spiegato gli autori. Nei topi la somministrazione è stata endovenosa e cerebrale.
Attualmente esistono vettori in grado di raggiungere il cervello per via endovenosa, il che ne faciliterebbe l'uso negli esseri umani. "Dobbiamo ancora trovare il modo più efficiente per somministrare questa terapia e garantire che raggiunga gli organi bersaglio", ha commentato Joan Roig-Soriano, coautore dello studio.
Il team aveva già brevettato l'uso di Klotho per i deficit cognitivi. In seguito a questa ricerca, hanno generato tre nuovi brevetti relativi alla sua applicazione nella salute dei muscoli e delle ossa e nella longevità.
"Le proteine potrebbero contribuire in modo significativo a migliorare la qualità della vita delle persone", ha affermato il gruppo. In una società in cui l'invecchiamento è in aumento, i ricercatori ritengono che mitigare la perdita di massa muscolare, ossea e neuronale sia una delle maggiori sfide attuali.
yucatan