Al San Camillo debutta il robot dedicato alla microchirurgia

Un robot interamente dedicato alla microchirurgia, progettato per affrontare procedure su strutture anatomiche piccolissime come arterie, vene e nervi, spesso di diametro inferiore al millimetro. Il debutto e l'introduzione dell'ultima generazione di questa apparecchiatura sono avvenuti all'ospedale San Camillo Forlanini di Roma, con il primo intervento eseguito con successo dal direttore della Uoc Chirurgia degli arti Nicola Felici e la sua equipe.
Rispetto alle tecniche microchirurgiche tradizionali, pressoché immutate negli ultimi 20 anni, la piattaforma robotica ad alta definizione integra sofisticati sistemi di riduzione del tremore e di ridimensionamento dei movimenti in scala da 7 fino a 20:1, con strumenti che rendono possibili movimenti impossibili da eseguire con soli mano e polso.
Il primo intervento ha riguardato la copertura di una frattura esposta di gamba, attraverso il trasferimento microchirurgico di un lembo di cute e tessuti molli, prelevato dalla gamba controlaterale dello stesso paziente. "Si tratta di un intervento ortoplastico che ha consentito la copertura precoce di una frattura esposta per evitare l'infezione dell'osso e permettere un'osteosintesi più stabile", dichiara Felici. "Un caso complesso, un politrauma con lesioni anche al bacino e all'addome, gestito brillantemente da un lavoro di squadra che ha coinvolto anestesisti, chirurghi generali, ortopedici e rianimatori".
La precisione ottenuta ha contribuito a un decorso post-operatorio regolare e promettente. Questa tecnologia migliora la precisione degli interventi, e può essere impiegata anche nella riparazione delle gravi lesioni dei nervi periferici, come le paralisi traumatiche del plesso brachiale o le lesioni del nervo sciatico.
ansa