Accesso alle cure, il Patient Access Monitor 2025 propone un sistema più equo e proattivo

Nel corso del convegno “Patient Access – From Journey to System” - promosso dal Patient Access Think Tank con la Senatrice Daniela Sbrollini - è stato presentato il Secondo Patient Access Monitor. Scopo dell'iniziativa è garantire un accesso tempestivo, equo e sostenibile alle cure. Patient Access significa infatti che ogni persona - indipendentemente da condizione sociale, genere, luogo di residenza o patologia - possa accedere, nel momento giusto, alle cure appropriate, superando barriere strutturali, economiche, culturali e comportamentali.
La Senatrice Daniela Sbrollini, promotrice dell’iniziativa, ha dichiarato: “La salute è un diritto costituzionale e un bene collettivo. In un contesto segnato da squilibri regionali, sfide epidemiologiche, emergenze croniche e innovazioni tecnologiche, diventa cruciale lavorare insieme per rimuovere le barriere che negano o rallentano l’accesso alle cure. Il Patient Access Monitor è un contributo prezioso a questo percorso”.
Il Patient Access Monitor è frutto di un lavoro congiunto tra accademici, società scientifiche, istituzioni e associazioni civiche e di pazienti e affronta criticità trasversali: dalla cronicità all’innovazione digitale, dalle malattie rare alla salute mentale, dall’equità di genere alle nuove vulnerabilità sociali.
Tra i temi esposti durante l’incontro, è stata lanciata l’iniziativa che il Patient Access Think Tank propone per ridurre il ritardo diagnostico dell’emicrania, una condizione che colpisce milioni di persone ma che spesso resta sottodiagnosticata. Solo il 40% dei pazienti riceve una diagnosi entro sei mesi, con frequenti accessi impropri al pronto soccorso. Il progetto propone un approccio integrato di interventi comportamentali e organizzativi per migliorare diagnosi precoce, accesso alle cure e formazione dei professionisti. Tra i prossimi passi, l’avvio di un pilota regionale con percorsi diagnostici semplificati, l’ampliamento delle indagini su fattori scatenanti e il monitoraggio dell’efficacia dei trattamenti innovativi attraverso dati real world.
Grande attenzione è stata posta anche al tema del Virus Sinciziale Respiratorio (RSV), che rappresenta un serio problema di salute pubblica. Durante la presentazione del documento, si è evidenziato che in un anno in Italia si registrano circa 25.000 ricoveri tra i bambini sotto i 5 anni, l’80% dei quali nel primo anno di vita. Anche gli anziani sono colpiti duramente, con 15.000–22.000 ricoveri e tassi di mortalità superiori al 7%. Il burden economico è significativo, gravando sul SSN e sui caregiver. Tuttavia, la consapevolezza clinica resta bassa, soprattutto negli adulti.
Il Patient Access Think Tank propone di aggiornare le definizioni di caso e rafforzare la sorveglianza (es. RespViNet). Negli ultimi anni, sono stati compiuti significativi progressi nella prevenzione dell'RSV, con l'introduzione di vaccini per la protezione di anziani e neonati (attraverso la vaccinazione della donna in gravidanza) e anticorpi monoclonali. È urgente integrare i dati RSV nella pianificazione sanitaria e promuovere studi di costo-efficacia per migliorare la prevenzione.
Altri aspetti analizzati durante la sessione riguardavano le disuguaglianze di accesso (genere, età, territorio, patologie trascurate), le unità comportamentali, la sanità territoriale e digitale, la transizione verso una medicina proattiva basata su prevenzione e anticipazione. Il Monitor 2025 invita a un cambio di paradigma: salute come bene pubblico e trasversale alle politiche.
Un evento ad alto profiloTra i relatori: Istituto Superiore di Sanità, Società Scientifiche, Fondazione Onda, Uniamo, Salute Donna ODV, FAVO, esperti di sanità pubblica e rappresentanti parlamentari. Attraverso Work Package tematici, il Monitor 2025 è stato realizzato grazie ad un contributo non condizionato di Dr. Falk, HAL-Allergy, Karl Storz, Kolinpharma, Pfizer.
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