Effetto yo-yo: ingrassare dopo la dieta rovina il microbiota intestinale

Quando ci si mette a dieta il rischio di riprendere peso è sempre dietro l’angolo. Ritentare è sacrosanto, anzi dovuto, ma a lungo andare si può innescare un circolo vizioso. Un ciclo di chili persi e recuperati con altrettanta velocità definito “effetto yo-yo”. Dannoso per la salute. E capace di modificare la composizione del microbiota intestinale, inducendo cambiamenti metabolici e cerebrali che rendono sempre più difficile perdere peso in modo duraturo. A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Advanced Science, guidato dai ricercatori delle università di Rennes e di Paris-Saclay.
Lo studio è stato effettuato su topi, sottoposti a regimi di restrizione calorica alternati a periodi di dieta ricca di grassi e zuccheri, pensata per simulare l’alimentazione poco salutare di noi occidentali. Seguendo gli animali per tre cicli di questi opposti regimi alimentari, i ricercatori hanno confermato, come prima cosa, che l’alternanza tra dieta e cibo altamente calorico induce nei topi la tendenza al binge eating, cioè ad abbuffarsi nei periodi in cui viene offerto loro cibo ricco di grassi e calorie.
Aumenta il rischio di abbuffarsiStudiando l’attività del loro cervello, i ricercatori hanno confermato che le abbuffate erano guidate dai circuiti cerebrali della ricompensa. I topi, insomma, mangiavano per gola, e non per fame. E la causa – si è scoperto – era un’alterazione del microbiota intestinale indotta dall’effetto yo-yo: innestando la loro flora intestinale in animali che avevano seguito un regime alimentare normale, infatti, questi hanno iniziato a mostrare la stessa tendenza al binge eating dei donatori.
“Abbiamo dimostrato che l’alternanza tra dieta standard e dieta ad alto contenuto calorico rimodella in modo duraturo il microbiota – scrivono i ricercatori nello studio – in direzione di un profilo associato a un aumento dell’appetito edonico [guidato dal piacere e non dalla fame, ndr.] e all’aumento di peso”.
Spezzare il circolo viziosoI risultati potrebbero aiutare, in futuro, a migliorare l’efficacia delle diete dimagranti anche negli esseri umani. Perché una volta identificati i cambiamenti del microbiota responsabili dell’aumento dell’appetito è teoricamente possibile invertirli utilizzando terapie come il trapianto fecale, e tentare così di spezzare il circolo vizioso che causa l’effetto yo-yo. Questo, ovviamente, se quanto osservato nei topi si rivelerà vero anche nella nostra specie. Cosa che gli autori dello studio vogliono confermare nelle loro prossime ricerche.
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