Iss, i casi di West Nile in Italia aumentano da 275 a 351

Aumentano da 275 a 351 in Italia i casi confermati di infezione da virus West Nile; i decessi sono 22, con un indice di letalità del 13,9%. Lo indica il sesto bollettino della sorveglianza pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità. "Continua l'espansione del virus nelle aree endemiche del Nord Italia - osservano in una nota gli esperti del dipartimento Malattie infettive dell'Iss - ma al momento il numero dei casi riflette l'andamento epidemiologico degli ultimi anni. La proporzione dei casi neuroinvasivi sul totale è in linea con quella delle stagioni precedenti".
Tra i casi confermati, 158 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva. Di questi, la maggioranza è nel Lazio (59), seguito da Campania (54), Veneto (10), Emilia-Romagna e Lombardia (8 per ciascuna regione), Piemonte (6), Calabria e Sardegna (5), Basilicata (2) e Friuli-Venezia Giulia (1). Sono stati identificati 27 casi asintomatici in donatori di sangue, 162 casi di febbre, 2 casi asintomatici e 2 casi sintomatici.
Dei 22 decessi, 10 sono stati notificati nel Lazio, 9 in Campania, 1 in Piemonte, 1 in Lombardia e 1 in Calabria. La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive finora segnalate e confermate, è pari al 13,9% (nel 2018 era del 20% e nel 2024 del 14%).
Le province nelle quali è dimostrata la circolazione del virus sono aumentare da 52 a 53 e appartengono a 14 regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) Rispetto allo scorso bollettino, rileva l'Iss, non è stata confermata la positività in Liguria.
ansa