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Il ministro Schillaci revoca le nomine del Gruppo vaccini

Il ministro Schillaci revoca le nomine del Gruppo vaccini

E' durato una decina giorni il braccio di ferro politico sulle nomine di Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle nel Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) del ministero della Salute: il 5 agosto il ministro della Salute Orazio Schillaci firmava il decreto di nomina dei 22 membri del Nitag, l'organismo centrale per elaborare le politiche vaccinali in Italia istituito nel 2021, ed è di questa mattina la notizia della revoca delle nomine dell'intero Gruppo vaccini. Bisognerà ora attendere settembre perché venga attivata la procedura per individuare i nuovi componenti. Il pressing di parte del mondo politico e dell'intera comunità scientifica per la revoca di quelle nomine si era attivitato immediatamente e oggi il ministro ha commentato la firma del decreto di revoca osservando che "la tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore. Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell'esclusivo interesse dei cittadini". La decisione è accolta con favore da parte del mondo politico e dall'intera comunità scientifica.

"Giudico positiva la decisione del ministro Schillaci di revocare la nomina del comitato che si deve occupare di vaccini", ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri. Benvenga questa decisione di Schillaci, che ha saputo ascoltare le valutazioni critiche. Sarebbe stato meglio non chiamare a far parte dell'organismo persone non adeguate a questa funzione. Ora attendiamo le verifiche e le decisioni successive", ha aggiunto. Sempre da Forza Italia la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli vede nella decisione di Schillaci "un atto di responsabilità e di tutela verso i cittadini". L'azzeramento del Nitag è "una buona notizia" anche per il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. "nel condividere la scelta del ministro non possiamo non sottolineare però come a destra si continui a flirtare con la cultura no vax e antiscientifica", ha osservato.

"Ci auguriamo - ha aggiunto - che da oggi l'atteggiamento della maggioranza cambi perché la scienza è una cosa seria e non si può giocare con la salute dei cittadini italiani". Per la vicepresidente dei senatori Pd, Beatrice Lorenzin, la revoca delle nomine Nitag "è una vittoria del mondo scientifico italiano". Ancora dal Pd, la deputata Ilenia Malavasi della commissione Affari sociali ha detto di apprendere "con sollievo" la decisione del ministro e si augura che "il nuovo Nitag venga ricostituito in tempi rapidi, con criteri seri, trasparenti e rigorosi". Per il segretario di Più Europa Riccardo Magi, "il governo nasconde la mano dopo essere stato 'sgamato' ad accarezzare i novax". Decisamente positiva anche la reazione del mondo scientifico. ha definito la revoca "un risultato storico" il Patto per la Scienza, che il 7 agosto aveva lanciato una petizione per chiedere la revoca delle nomine di Serravalle e Bellavite, raccogliendo in 9 giorni oltre 35.000 le firme raccolte. Uno dei primi sostenitori della petizione, con il Nobel Giorgio Parisi, è stato il farmacologo Silvio Garattini, che oggi ha commentato la revoce delle nomine come un "atto dovuto. Ha fatto bene il ministro a riconoscere che era stato un errore" e "fa piacere vedere che si possono cambiare le cose quando si fanno degli sbagli".

Decisamente positiva anche la reazione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici: da medici condividiamo, senza se e senza ma, la sua affermazione: la salute va difesa con rigore scientifico", ha detto il presidente della Fnomceo Filippo Anelli. Apprezza infine la decisione di Schillaci anche laSocietà Italiana di Pediatria, considerandola "un atto di coraggio e di responsabilità, che riafferma il primato della scienza a tutela della salute dei cittadini".

ansa

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