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Dall'Unione europea 10 milioni per studiare la barriera che protegge i nervi

Dall'Unione europea 10 milioni per studiare la barriera che protegge i nervi

Studiare la barriera che protegge i nervi periferici del corpo, responsabili del movimento, della sensibilità e della funzione degli organi, e come poter intervenire quando questa difesa viene compromessa, come accade in diversi disturbi: è l'obiettivo del progetto Minerva vincitore, insieme ad altri 65, di uno degli Erc Synergy Grant dello European Research Council. L'iniziativa, che si aggiudica 10 milioni di euro, sarà guidata da un ricercatore italiano, Dario Bonanomi dell'Ospedale San Raffaele di Milano.

La barriera che difende la rete dei nervi periferici, chiamata 'barriera emato-nervosa', è ancora poco conosciuta e studiata. "La mancanza di conoscenze approfondite sulla barriera emato-nervosa limita lo sviluppo di trattamenti efficaci e impedisce di intervenire in modo mirato", dice Bonanomi.

"Minerva nasce proprio per colmare questo vuoto: comprendere la struttura e il funzionamento della barriera - continua il ricercatore - significa aprire nuove strade terapeutiche per milioni di pazienti che oggi convivono con sintomi invalidanti e poche opzioni di cura".

Il gruppo, che comprende anche ricercatori dell'Istituto Nazionale francese di Salute e Ricerca Medica, dell'Università estone di Tartu e dell'Università britannica di Oxford, studierà dunque la composizione cellulare e molecolare della barriera e le alterazioni che si verificano in condizioni patologiche.

Grazie a queste conoscenze, il team potrà sviluppare una nuova classe di molecole sintetiche capaci di attraversare la barriera e somministrare farmaci in maniera diretta.

Rai News 24

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