L’Italia rifiuta le modifiche al Regolamento Oms in caso di emergenze, come gli Usa: «Troppo vincolanti»

Con una lettera del 18 luglio al direttore generale Oms, Tedros Ghebreyesus, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha comunicato il rifiuto dell’Italia degli emendamenti 2024 al Regolamento Sanitario Internazionale, adottati alla 77esima Assemblea Mondiale della Sanità. Gli emendamenti vanno nella direzione di un quadro giuridicamente vincolante per rispondere alle emergenze di salute pubblica. “Ai sensi dell’articolo 61 del Regolamento sanitario internazionale (2005), per mezzo di questa lettera le notifico il rifiuto di parte italiana di tutti gli emendamenti adottati”, si legge. L'Italia si allinea così alla posizione Usa: anche l'amministrazione Trump ha rifiutato gli emendamenti sottolineando che i cambiamenti rischiano di interferire in modo “ingiustificato” con il diritto sovrano nazionale di elaborare politiche sanitarie.
“Le scrivo - si legge nella lettera inviata dal ministro Schillaci al direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus - con riferimento alla sua comunicazione del 19 settembre 2024 sugli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale (2025) adottati dalla 77/ma Assemblea mondiale della sanità con la risoluzione n.WHA77.17. Come indicato dal comma 3 dell'articolo 55 e dal comma 2 dell'articolo 59 del Regolamento sanitario internazionale (2005), tali emendamenti entreranno in vigore a 12 mesi dalla sopra citata comunicazione, ovvero il 19 settembre 2025, eccetto per quelle Parti che avranno notificato al direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità la loro decisione di rifiutare o di formulare delle riserve nei confronti dei citati emendamenti”. Pertanto, si legge, “ai sensi dell'articolo 61 del Regolamento sanitario internazionale (2005), per mezzo di questa lettera le notifico il rifiuto di parte italiana di tutti gli emendamenti adottati dalla 77/ma Assemblea mondiale della sanità con la risoluzione WHA77.17”. Alla a 77ª Assemblea Mondiale della Sanità, che si è svolta dal 27 maggio al 1 giugno 2024 a Ginevra, i Paesi membri hanno adottato emendamenti al Regolamento sanitario internazionale, un quadro giuridicamente vincolante per rispondere alle emergenze di salute pubblica, per introdurre il concetto di “emergenza pandemica” e “maggiore solidarietà ed equità”.
“Da tempo avevamo sollevato perplessità e preoccupazioni in merito a queste modifiche volte a cambiare il regolamento sanitario del 2005. Modifiche che avrebbero comportato una riduzione della sovranità nazionale in tema di politiche sanitarie, tra le quali la possibilità dell'Oms di esercitare un controllo sull'informazione in ambito sanitario. Senza contare, peraltro, che queste modifiche sarebbero state introdotte senza alcun dibattito parlamentare. Questa scelta, peraltro condivisa anche da altri Paesi come gli Usa, non determina alcun cambiamento riguardo la sicurezza sanitaria, che sarà sempre garantita con il massimo livello di rigore, al pari del coordinamento con le altre Nazioni. Il governo Meloni ha nuovamente confermato che a guidare la nostra azione politica è l'interesse nazionale e degli italiani”, ha commentato subito capogruppo dei deputati di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami. Boccia l'iniztativa di Schillaci la deputata Pd Ilenia Malavasi: “Con il rifiuto degli emendamenti al Regolamento sanitario internazionale dell'Oms, comunicato ufficialmente dal ministro Schillaci, il governo Meloni compie un passo irresponsabile e pericoloso per inseguire la scellerata amministrazione Trump. È un gesto grave; un atto di chiusura miope e ideologica, che ci allontana dai partner europei e ci allinea a posizioni negazioniste e populiste che nulla hanno a che vedere con la tutela della salute pubblica. Ci stiamo mettendo fuori dal consesso internazionale, rinunciando a un quadro giuridico condiviso per affrontare le emergenze sanitarie globali. È come dire che l'Italia, da sola, sa e può fare meglio dell'Oms e della comunità scientifica internazionale. È un errore clamoroso”.
Come detto anche gli Stati Uniti hanno formalmente respinto una serie di emendamenti adottati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) volti a rafforzare la preparazione globale alle pandemie. Gli emendamenti, approvati all'unanimità lo scorso anno, mirano a migliorare il coordinamento internazionale a seguito della caotica risposta al Covid-19. I funzionari statunitensi hanno sostenuto però che le nuove regole conferiscono all'Oms un potere eccessivo nel definire le risposte globali e si basano su un linguaggio vago. Queste modifiche privilegiano, secondo Washington, temi politici come la solidarietà rispetto ad azioni rapide ed efficaci. Gli emendamenti approvati introducono una nuova categoria di 'emergenza pandemica' per le crisi sanitarie più significative e pericolose a livello globale, nel tentativo di rafforzare le difese globali contro i nuovi agenti patogeni. Richiedono inoltre una maggiore equità nell'accesso a vaccini, farmaci e strumenti medici.
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