Il bypass gastrico in pillola

In futuro una pillola potrebbe garantire tutti i benefici della chirurgia bariatrica, senza la necessità di sottoporsi a un intervento invasivo e debilitante come il bypass gastrico. La notizia arriva dal congresso della Società Europa di Obesità Eco 2025, dove i ricercatori della biotech americana Syntis Bio hanno presentato i dati preliminari della sperimentazione di Synt-101, una nuova molecola sviluppata per spostare l’assorbimento dei nutrienti verso il tratto inferiore dell’intestino, mimando in questo modo gli effetti metabolici e dimagranti della chirurgia.
La molecola sperimentaleIl farmaco in questione è pensato per svolgere un effetto barriera, creando nel duodeno - la parte iniziale dell’intestino - un rivestimento temporaneo di polidopamina, un polimero sintetico derivato dalla dopamina, con ottime proprietà adesive e di biocompatibilità. In questo modo, i suoi creatori sperano di riuscire a mimare gli effetti del bypass gastrico, un intervento che modifica il percorso del cibo escludendo le parti superiori dell’intestino, riducendo l’assorbimento dei nutrienti e favorendo la perdita di peso attraverso cambiamenti metabolici che aiutano a ridurre la fame e a contrastare il diabete.
I vantaggiRispetto ai nuovi farmaci contro l’obesità (gli agonisti del recettore Glp-1), la chirurgia bariatrica presenta vantaggi e svantaggi. I problemi, ovvi, sono legati all’invasività della procedura chirurgica – non reversibile – e al fatto che la percentuale di successo nelle persone con obesità non è elevata quanto ci si aspetterebbe, perché se non si riesce a cambiare con successo il proprio stile di vita è facile tornare a mangiare in modo scorretto ed eccessivo, e in quel caso si recuperano velocemente i chili persi dopo l’intervento.
I vantaggi risiedono invece nel fatto che la chirurgia tende solitamente ad indurre un dimagrimento più salutare, che preserva la massa magra, mentre i farmaci provocano una perdita di peso dovuta in larga parte alla perdita di tessuto muscolare.
Lo studioÈ per mimare questi benefici che i ricercatori dell’azienda americana hanno sviluppato la loro terapia, pensata per bloccare l’assorbimento dei nutrienti nel duodeno per 24 ore, in modo da essere assunta come trattamento giornaliero che può essere sospeso in qualunque momento senza controindicazioni. Trattandosi di un farmaco sperimentale, per ora è in fase di test in uno studio clinico di fase 1, che ne deve verificare in primo luogo sicurezza e tollerabilità per i pazienti.
Per ora, il farmaco è stato sperimentato su nove pazienti, senza che emergessero effetti collaterali. Il farmaco ha dimostrato di agire come sperato nell’intestino, e di essere eliminato nei tempi previsti dall’organismo. Nei 10 giorni di follow up inoltre, i partecipanti hanno mostrato livelli di leptina e grelina nel sangue in linea con una riduzione significativa dell’introito di calorie. Nelle sperimentazioni precliniche su modello animale, il farmaco ha anche prodotto la perdita dell’1% della massa corporea a settimana, preservando il 100% della massa muscolare magra. Si tratta quindi di una terapia anti-obesità estremamente promettente, che dovrà confermare i risultati in studi clinici più ampi prima di affiancare le nuove terapie anti-obesità nella pratica clinica.
La Repubblica