Allerta infezioni sessuali in estate,'test e prevenzione'

Con l'estate, anche la salute sessuale è più a rischio: incontri occasionali e viaggi possono infatti aumentare la possibilità di contagio per varie infezioni a trasmissione sessuale, a partire dall'Hiv, e la parola d'ordine, avvertono gli specialisti, è 'prevenzione a 360 gradi'.
"L'estate - spiega all'ANSA Valentina Mazzotta, referente dell'Ambulatorio Counseling Test e Prevenzione Hiv e Ist (Infezioni sessualmente trasmissibili) dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Irccs - è un periodo più a rischio soprattutto per i giovani, che viaggiando ed avendo più incontri anche occasionali sono più esposti. Il consiglio è dunque quello di fare il test se si ha il dubbio di contagio da infezioni sessuali e di utilizzare tutti gli strumenti di prevenzione, dal condom alla Profilassi pre-esposizione (Prep) contro il virus Hiv alle vaccinazioni come quella contro il papilloma virus. La salute sessuale deve infatti essere un obiettivo e non va trascurata. Soprattutto i giovani devono sapere come proteggersi". Tra le Ist, l'Aids continua ad essere un pericolo da non sottovalutare. Negli anni, sottolinea l'esperta, "si è vista una riduzione generale del numero di infezioni da Hiv, anche se negli ultimi due anni si vede una risalita. Nel 2023 sono state 2349 le nuove diagnosi di Hiv in Italia, pari a 4 nuovi casi per 100mila residenti, ed è un dato in crescita rispetto al 2022 quando i casi erano circa 1800. Più colpita la fascia dei 30-40enni".
Gli strumenti di prevenzione, però, ci sono, a partire dalla Prep, ma la loro diffusione è ancora limitata: "Meno del 30% delle persone con comportamenti sessuali a rischio, come la comunità Lgbtq+ ma non solo, utilizza la Prep, anche se dal 2023 al 2024 si è registrato un aumento di circa 5mila persone che hanno avuto almeno un accesso per questa profilassi". Attualmente in Italia sono circa 12mila le persone che prendono la Prep in modo continuativo, ma arrivano a 16mila coloro che hanno fatto almeno una profilassi nel 2024. Gli Ecdc tuttavia stimano che solo in Europa almeno 500mila persone avrebbero le indicazioni per farne uso. La Prep, chiarisce Mazzotta, "è consigliata a chiunque abbia una vita sessuale attiva e partner occasionali o multipli: è infatti uno strumento di prevenzione che non va confinato solo a determinate di fasce di popolazione. Può essere somministrata quotidianamente, ma anche on demand, cioè a cavallo del rapporto a rischio o durante i periodi in cui ci si espone, e non in modo continuativo. E' importante che questo strumento di prevenzione sia conosciuto". In Gb è stato dimostrato che la sola Prep ha abbassato di due volte e mezzo le nuove infezioni da Hiv. In Italia la Prep è stata introdotta nel 2017 e dal 2023 nella formulazione a pillole è rimborsabile e può essere erogata dalle farmacie ospedaliere su prescrizione dei centri di malattie infettive. Inoltre, è disponibile attraverso programmi di accesso pilota, solo in alcuni centri, come iniezioni intramuscolari ogni 2 mesi, ma quest'ultima formulazione non è rimborsabile. La Prep iniettiva è basata su farmaci a lento rilascio, con somministrazioni ogni 2 mesi o anche ogni 6 mesi, e rappresenta una strategia fortemente innovativa, che è una valida alternativa alla Prep orale nelle persone che hanno controindicazioni o intolleranza ai farmaci orali o che non riescono ad essere aderenti alla Prep orale. I dati mostrano aderenza elevata, buona tollerabilità e gradimento alto della nuova formulazione da parte degli utilizzatori.
Con oltre 6.500 pazienti in carico, circa 2.000 persone a rischio in Prep e oltre 400 in Pep (Profilassi Post Esposizione) ogni anno, lo Spallanzani è Centro di riferimento nazionale nella ricerca e cura di Hiv e Aids. Secondo lo studio Pride sulla Prep in Italia, coordinato da Mazzotta, gli utilizzatori della profilassi pre esposizione arruolati tra settembre 2024 e aprile 2025 sono stati oltre 2.400. Lo studio ha mostrato le caratteristiche degli attuali utilizzatori: 98% maschi alla nascita, 97% di orientamento sessuale gbmsm (gay, bisessuali, maschi che fanno sesso con maschi), età media di 38 anni, in maggioranza di elevato livello di istruzione. Mazzotta ha inoltre presentato di recente i dati sul primo studio di implementazione della Prep con farmaci iniettabili a lunga durata, ogni due mesi, in Italia, condotto attraverso una collaborazione tra lo Spallanzani e l'Ospedale Luigi Sacco di Milano. Lo studio ha arruolato al momento oltre 400 utilizzatori, nel 97% già in profilassi orale, passati a Prep iniettabile a causa di intolleranza o aderenza insufficiente alla Prep orale.
ansa