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Salute. Shock anafilattico: cosa fare in caso di grave reazione allergica?

Salute. Shock anafilattico: cosa fare in caso di grave reazione allergica?

In occasione della Settimana mondiale delle allergie, che si terrà a fine giugno, l'Associazione per la ricerca clinica in allergologia e astologia (Arcaa) e l'Unione francese degli allergologi (Syfal) intendono sensibilizzare l'opinione pubblica sull'anafilassi, la reazione allergica più grave e potenzialmente fatale.

Si verifica improvvisamente dopo l'esposizione a cibo, farmaci, punture di insetti o allergeni respiratori. A differenza di una reazione allergica lieve, l'anafilassi è grave e coinvolge più organi.

"In Francia, ogni anno vengono registrati e ricoverati 5.000 casi di anafilassi, e questa cifra è in costante aumento. Alcuni pazienti arrivano troppo tardi o non sanno come gestire le situazioni più delicate. È urgente far conoscere questa reazione allergica estrema al maggior numero possibile di persone, perché saper riconoscere i primi segnali significa già salvare una vita", spiega la Dott.ssa Séverine Fernandez, allergologa e presidente di SYFAL.

In totale, il 10% della popolazione è affetto da allergie gravi e si stima che l'anafilassi colpisca da 1,5 a 7,9 casi ogni 100.000 persone ogni anno. Si ritiene che il numero di casi sia significativamente sottostimato, in quanto non incluso nella Classificazione Internazionale delle Malattie.

Quali sono i segni dell'anafilassi?

1 – difficoltà respiratorie, sensazione di soffocamento;

2 – orticaria generalizzata, arrossamento, prurito;

3 – gonfiore delle labbra o della lingua;

4 – fastidio, vertigini, calo della pressione sanguigna;

5 – nausea, vomito, dolore addominale;

6 – sensazione di morte imminente.

Due azioni essenziali da intraprendere quando si manifestano questi sintomi: iniettare immediatamente adrenalina utilizzando la penna autoiniettante prescritta per chiunque sia a rischio di anafilassi e chiamare aiuto (15 o 112).

Sebbene questa reazione allergica si verifichi principalmente nei soggetti allergici, che hanno maggiore familiarità con essa, gli esperti sottolineano che può verificarsi anche in persone che non sanno di avere un'allergia. Per questo motivo, sottolineano la necessità di imparare a riconoscerne i segnali e a saper reagire.

"L'anafilassi può verificarsi nel cortile di una scuola, in una cucina, per strada, in un giardino pubblico... Informare il grande pubblico è una priorità assoluta", ricorda la dottoressa Séverine Fernandez, presidente della SYFAL.

Foto Adobe Stock

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Si tratta quindi di un'emergenza medica che deve essere trattata immediatamente. È particolarmente importante non aver paura di usarlo, perché è l'unico modo per trattare l'anafilassi.

L'adrenalina accelera la frequenza cardiaca, aumenta la pressione sanguigna, rilassa le vie respiratorie, riduce l'angioedema e riavvia il cuore. Aiuta anche a ridurre prurito e orticaria.

Se la persona non è in grado di iniettarsi da sola la dose di adrenalina, dovranno intervenire le persone che la accompagnano.

La penna di adrenalina deve essere inserita saldamente nel lato esterno della coscia con un angolo di 90°, mantenendola in posizione per 10 secondi. Se non si osserva alcun miglioramento dopo 5-10 minuti, è necessario effettuare una seconda iniezione (un kit di emergenza è sempre composto da due penne).

Quando eseguire il massaggio cardiaco?

Se la vittima è in arresto cardiaco (assenza di polso e respiro), sarà necessario effettuare un massaggio cardiaco o una rianimazione cardiopolmonare per mantenere la circolazione sanguigna e l'ossigenazione degli organi prima dell'arrivo dei soccorsi: 30 compressioni toraciche a una frequenza di 100 al minuto, ovvero circa 2 compressioni al secondo, seguite da 2 respiri utilizzando la tecnica bocca a bocca.

Se la vittima non è in arresto cardiaco, monitoratela fino all'arrivo dei soccorsi.

Fonte: Croce Rossa Francese, Associazione per la Ricerca Clinica in Allergologia e Astologia e Unione Francese degli Allergologi

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