Sostituzione dei biosimilari: le casse malati accolgono con favore i piani G-BA, l'industria lancia l'allarme



Il Comitato Congiunto Federale (G-BA) prevede di ampliare questo elenco di scambio per i biosimilari. / © Adobe Stock/GoldPumaze
Dal 15 marzo 2024 Le farmacie sono obbligate a sostituire alcuni medicinali prodotti biotecnologicamente con medicinali più economici Biosimilari . La base per questo è un elenco di sostituzione del Il Comitato misto federale (G-BA) include attualmente sei principi attivi. Il G-BA prevede di ampliare questo elenco di scambio: si prevede una procedura di commento sulla prima bozza preliminare di risoluzione nel prossimo futuro.
Ciò sta causando disordini nel settore. Il gruppo di lavoro Pro Biosimilari, l'Associazione Tedesca dell'Industria Farmaceutica (BPI), Pharma Deutschland, l'Associazione dei Produttori Farmaceutici di Ricerca (vfa) e le aziende farmaceutiche di ricerca (vfa) mettono in guardia contro l'ampliamento dell'elenco di sostituzione. "La possibilità di sostituire farmaci biologici senza brevetto, come i farmaci generici, offre alle casse malati pubbliche la possibilità di un'esclusiva "Concludere accordi di sconto con singoli produttori", si legge in un comunicato stampa congiunto. Ciò comporta un'estrema pressione sui prezzi per le aziende interessate.
Le associazioni farmaceutiche e biotecnologiche mettono in guardia da queste conseguenze da anni. "Un'attenzione a breve termine al prezzo più basso mette a repentaglio l'assistenza ai pazienti gravemente malati e allo stesso tempo indebolisce la Germania come polo farmaceutico e biotecnologico", hanno continuato. La pressione sui costi sta aumentando la delocalizzazione degli impianti di produzione in paesi extraeuropei, accompagnata da una perdita di sovranità tecnologica nei processi di produzione altamente complessi dei biofarmaci.
"Il desiderio di ulteriori risparmi ignora la realtà attuale: il mercato dei biosimilari è già altamente competitivo e la maggior parte dei farmaci raggiunge elevati tassi di prescrizione. Inoltre, strumenti comprovati di risparmio sui costi – come gli accordi di sconto "open house", gli sconti obbligatori dei produttori, l'imposta accessoria e gli importi fissi – stanno già generando risparmi sostanziali per le casse malati", hanno spiegato le associazioni.
L'ulteriore pressione sui prezzi derivante dai contratti di esclusiva sottopone i produttori a una notevole pressione economica e aumenta il rischio di carenze di approvvigionamento, che è "già una realtà" nel mercato dei farmaci generici. Inoltre, gli scambi in farmacia complicano la tracciabilità in caso di effetti collaterali e creano incertezza tra i pazienti, soprattutto in caso di modifiche ai dispositivi di somministrazione o alle forme farmaceutiche.

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